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17 Marzo 2023Imposta sostitutiva sulle mance – istituzione dei codici tributo
20 Marzo 2023Si sta concludendo una stagione invernale finalmente ottima per la montagna sia italiana che bresciana, con i consumi che si sono riavvicinati, e in alcuni casi hanno anche superato, i livelli del pre-pandemia.
A livello nazionale sono state quasi 12 milioni le persone che hanno trascorso una vacanza sulla neve tra gennaio e marzo 2023 con un giro d’affari complessivo di 9,6 miliardi di euro. Inoltre, gli italiani hanno preferito per la quasi totalità (96,5%) trascorrere le loro vacanze sulle montagne di casa.
“La montagna bresciana – ha detto il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini – ha registrato un importante ritorno dei turisti europei (sono arrivati inglesi, polacchi, cechi e belgi) oltre che la conferma dei turisti italiani che hanno approfittato soprattutto delle festività natalizie e dei classici weekend lunghi, tanto che in alcune zone della provincia le strutture ricettive hanno riscontrato anche un aumento delle presenze maggiore del 30% rispetto alla stagione passata. Rimane, tuttavia, da considerare l’aumento dei costi di gestione, legati soprattutto ai costi energetici e all’inflazione, che ha ridotto le marginalità degli imprenditori turistici“.
“In particolare, ci rende felici una crescita importante dei turisti inglesi, oltre che il ritorno degli istituti scolastici e delle settimane bianche che non si erano potute svolgere negli ultimi anni“, ha detto la referente di zona della Valle Camonica di Federalberghi Brescia, Manuela Bezzi.
“Stiamo avendo – ha affermato il responsabile di zona della Valle Sabbia di Federalberghi Brescia, Gianzeno Marca – un buon afflusso di turisti che stanno apprezzando in particolar modo i nostri percorsi per le ciaspole e lo scialpinismo“.
Infine, anche la Valle Trompia ha riscosso successo tra turisti stranieri ed italiani: “Siamo abbastanza soddisfatti – ha concluso il responsabile di zona di Federalberghi Brescia, Massimo Lucchini – dei risultati ottenuti sul Maniva con oltre 65mila skipass venduti grazie anche ad una presenza consistente di clientela straniera. La stagione, purtroppo, è stata comunque condizionata dalla poca neve e dall’aumento delle temperature che ci hanno costretto a concludere in anticipo“.