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12 Aprile 2024“Prendiamo atto dell’ufficializzazione dell’aumento della tassa di soggiorno. È stato un percorso di confronto con l’assessore Poli non solo sul merito dell’aumento, comunque in linea con la media delle città italiane capoluogo di provincia, ma soprattutto la finalità del suo utilizzo. In Italia, purtroppo, assistiamo a volte ad aumenti sconsiderati, con un utilizzo che nulla ha a che vedere con la soddisfazione dei turisti che pernottano nelle strutture ricettive e che spesso serve per il riequilibrio delle casse comunali“, ha detto il presidente di Federalberghi Brescia, Alessandro Fantini.
“Il confronto con l’assessore Poli si sta sviluppando sulla consapevolezza ed il consolidamento di Brescia come meta di qualità. Per questo motivo vediamo positivamente l’indicazione di una rendicontazione annuale che relazioni gli indirizzi programmatici legati alla promozione, al marketing territoriale, all’analisi dei dati, allo sviluppo di un convention bureau. Tutte azioni che possono essere sviluppate insieme a Visit Brescia che in questi anni ha lavorato egregiamente per la promozione della nostra Provincia. In particolare, l’istituzione di un convention bureau potrebbe essere uno strumento fondamentale per aiutarci a compiere quel salto di qualità necessario come sistema-Brescia“.
“Brescia – ha aggiunto il presidente Fantini – non è più una città sconosciuta, è attrattiva e con il volano della Capitale della Cultura può diventare meta di eventi, congressi internazionali e manifestazioni sportive di alto livello. Strategico sarà il recupero del Teatro Romano: con le debite proporzioni con l’Arena di Verona, il nostro Teatro, riportato alle sue funzioni originarie, può essere uno straordinario attrattore per spettacoli estivi di qualità, completando la programmazione invernale del Teatro Grande e degli altri teatri cittadini“.
“Nel regolamento leggiamo, inoltre, l’indicazione del sostegno delle attività ricettive. Questo è forse l’unico punto ancora irrisolto. Mediamente ad un albergo di medie dimensioni costa circa 5000 euro raccogliere la tassa di soggiorno, a causa della spesa per i gestionali, per il personale che deve rendicontare la raccolta, per le commissioni sui pagamenti effettuati con le carte di credito. Questo nostro sforzo obbligatorio favorisce anche tutto il contesto esterno alle nostre strutture, per questa ragione, non è corretto che i costi della raccolta siano solo a carico degli albergatori. Attendiamo, quindi, un concreto contributo finanziario alla copertura dei costi da parte delle amministrazioni, sia del Capoluogo che di tutti i comuni della provincia“.
“Resta poi parzialmente irrisolto il tema dei controlli. L’abusivismo è un problema che deve essere combattuto. È un danno per le strutture alberghiere ed extralberghiere che operano nella legge, è un danno economico per la mancata raccolta della tassa di soggiorno e delle imposte locali, è un problema di sicurezza perché negli appartamenti che non hanno un’accoglienza “fisica” può entrare chiunque. È necessario sottoscrivere un accordo con Amministrazioni comunali, Polizia e Guardia di Finanza che possa contrastare questi fenomeni, come già accaduto in altre città italiane. L’aumento degli appartamenti a uso turistico causa, inoltre, un effetto perverso di overtourism che porta ad uno spopolamento da residenti dei nostri centri storici. Un fenomeno che trasforma e impoverisce tutto il nostro tessuto sociale fatto di tradizioni e di reti commerciali di prossimità“, ha concluso il presidente Fantini.